Donatella Cane

Ricordiamo don Giuseppe Bauducco, o meglio don Beppe, come un grande simpatizzante del Gruppo Folkloristico di Viù.
Al suo ingresso parrocchiale, il 15 dicembre 1973, don Beppe venne festeggiato con la partecipazione anche del Gruppo Folkloristico. Nel suo primo anno di permanenza a Viù, don Beppe, in agosto, intervenne alla inaugurazione della sede del Gruppo.

Nel giugno del 1982, don Beppe si unì alla rappresentanza del Gruppo di Viù che si recava all’udienza papale nella Città del Vaticano, con altre rappresentanze dei gruppi affiliati alla Federazione Italiana Tradizioni Popolari.
Il Gruppo partecipò alla celebrazione dell’anniversario dei venticinque anni di Messa di don Beppe, avvenuto nel 1983.
Don Beppe, era diventato molto amico della famiglia Cane. Nel periodo estivo, quando Ada e Carlo Cane trascorrevano a Viù alcuni mesi, don Beppe era ospite fisso a cena tutte le settimane, di solito al martedì. Durante queste serate, discorreva piacevolmente e con competenza di arte, letteratura e storia. Altro tema a lui caro era quello della comparazione fra il Cattolicesimo e le altre religioni, argomento che svolgeva anche nelle sue lezioni di Religione alla Scuola Media di Viù. Ada e Carlo Cane ricordavano che spesso Don Beppe si diceva stupito ed affascinato di quello che lui considerava un miracolo: lo sviluppo evolutivo e il progressivo apprendimento da parte dei bambini nei primi anni di vita.

Don Beppe, nel settembre del 1987, fece un viaggio a San Giovanni Rotondo e Loreto in compagnia di Ada, Donatella e Carlo Cane. Per don Beppe si trattava di un pellegrinaggio, per invocare l’aiuto divino per portare a termine un progetto a lui molto caro: la ristrutturazione dell’Oratorio Parrocchiale.
Vogliamo concludere ricordando il grande impegno profuso da Don Beppe per questa ristrutturazione. Fu una iniziativa veramente gravosa, sia per il reperimento dei fondi necessari, sia per l’ottenimento di tutti i relativi permessi. Era un periodo particolarmente difficile perché immediatamente successivo al tragico incendio del cinema Statuto, con conseguente inasprimento delle normative di sicurezza. Anche il Gruppo lo aiutò a cercare finanziamenti, organizzando spettacoli dove si mettevano all’incanto oggetti di artigianato locale, realizzati da ragazzi del luogo, coordinati da Ada Cane. Quando finalmente l’Oratorio venne ultimato, don Beppe non era più a Viù: ebbe almeno la soddisfazione di assistere alla cerimonia d’inaugurazione, arrivando con un elicottero che atterrò nel campo di calcio dell’Oratorio.