Le ricette ricordate da alcune anziane donne di Viù sono semplici, senza quantità precise, rispecchiano la struttura economica chiusa ed a carattere di sussistenza tipica della Valle fino all’inizio del Novecento. Gli ingredienti utilizzati, infatti, sono quelli facilmente reperibili in loco, verdure, castagne, latte, burro, olio di noci, in modo da non spendere troppo denaro per l’alimentazione. Ne deriva un grande numero di ricette di minestre e verdure a scapito delle carni, consumate soltanto in rare occasioni.

Le ricette sono tratte dal libro di Daniela Majrano e Donatella Cane, Nòsto mingìa. Ricettario storico della cucina viucese, Mappano (Torino), 1985, che ha ottenuto il Riconoscimento del Centro Internazionale di Etnostoria nel Premio Internazionale di Studi Etnoantropologici “Pitré-Salomone Marino” edizione 1988. Le illustrazioni sono opera del pittore Giulio Boccaccio.